Il Futuro di Galileo non è una semplice mostra, ma un’esperienza dinamica che coinvolge e avvolge il visitatore/esploratore. I manufatti esposti, unici elementi di fissità, sono i punti fermi attorno ai quali si sviluppa la narrazione degli sviluppi della scienza da Galileo ad oggi. Galileo sfoglia il libro della natura attraverso il cannocchiale, e il cannocchiale, sala dopo sala, racconta la storia. Moto, vuoto, luce, cosmo, nanotecnologie, vengono rivelati dagli oggetti, dai testi multimediali, dagli apparati sperimentali.
Schermi digitali racchiudono didascalie, filmati e diapositive, rompendo la piattezza delle tradizionali descrizioni su pannello. Il video, strumento familiare, trasmette informazioni di base ed approfondimenti, rendendoli allettanti con immagini e animazioni. Ma il visitatore viene coinvolto direttamente: con la pressione di un pulsante si azionano le macchine e si sperimentano la caduta dei gravi egli effetti del vuoto. L’esperimento appena compiuto è simulato e spiegato su un monitor.
Il visitatore ha un ruolo attivo nella visita, può capire, scoprire da sé i concetti. La ricchezza degli strumenti permette un’assimilazione spontanea dell’informazione. La diversità dei sistemi informativi rende la mostra accessibile a un pubblico vario, per età e per cultura. La facilità e la varietà delle chiavi di lettura, anche senza audio guida, ne fanno una mostra particolarmente fruibile per i non udenti. Le sale permettono libertà di movimento, i contenuti possono essere goduti senza la costrizione di itinerari prestabiliti: è l’esposizione stessa a orientare l’ospite, ad accompagnarlo.
Il visitatore viene guidato dalla narrazione espositiva, lungo un percorso breve e coinvolgente, che si snoda attraverso ambienti che si aprono l’uno sull’altro, naturalmente. Ogni sezione è scandita solo dalla sequenza cronologica: l’uniformità dello stile espositivo conferisce l’idea di continuità.
Il colore scuro dei tramezzi evoca lo spazio; il materiale elastico dei pannelli vibra al tatto, creando onde che si espandono sulla parete, evocando la curvatura dello spazio tempo. In ogni sala, gli strumenti scientifici esposti catturano l’attenzione con la loro centralità; l’allestimento li esalta; le luci danno morbidezza a legno e metalli. La semplicità espositiva celebra l’opera d’arte: l’astrolabio di Arsenius, pezzo unico al mondo; il canocchiale di Campani, lungo otto metri; l’unico microscopio esistente al mondo firmato da Divini, concorrente di Campani.
I libri: Astronomicum, Sidereus Nuncius, sono tutti prime edizioni. I manoscritti galileiani, esposti in originale, emozionano, ma il visitatore non è più costretto alla sola osservazione passiva; i testi interamente digitalizzati, sono sfogliabili virtualmente, sfiorando lo schermo con le dita.
La musica seicentesca di sottofondo, accompagna il visitatore nell’osservazione della natura, del cielo, dello spazio. Sala dopo sala, attraverso spazio e tempo si giunge all’uscita, passando davanti all’ultimo monito di Galileo: “La natura, signor mio, si burla delle costruzioni dei principi, degli imperatori, dei monarchi, a richiesta dei quali ella non muterebbe un iota delle leggi e statuti suoi.”
Cristina Rigutto è una studentessa del master - anno 2009
IL FUTURO DI GALILEO
Centro Culturale Altinate
Via Altinate, 71
Padova
Call center: tel 049 2010010
Fax: 049 2010021
Apertura
28 febbraio - 14 giugno 2009: ore 9.00 - 19.00
Chiuso: lunedì non festivi
Biglietti
Intero € 8,00 - Ridotto € 5,00 - Ridotto speciale € 3,00.