Gli organismi geneticamente modificati (in breve OGM) sono organismi il cui materiale genetico è stato modificato dall’uomo in modi che non si verificano spontaneamente o per incrocio o ricombinazione naturale (definizione ufficiale dell’Unione Europea, 2001). Non sono invece considerati OGM gli organismi con mutazioni del DNA indotte da radiazioni ionizzanti.
Le tecniche usate per ottenere gli OGM vengono denominate “tecnologie del DNA ricombinante”. Il DNA ricombinante è formato unendo molecole di origine diversa ed ottenendo in tal modo una nuova combinazione di geni. Questo DNA, introdotto in un organismo, determina la presenza di caratteri nuovi o modificati.
Il primo OGM è stato il batterio Escherichia coli nel 1973; da allora sono stati ingegnerizzati:
• batteri, lieviti, animali (comprese colture di cellule), per ricerca, produzione di farmaci ed enzimi;
• piante coltivate come mais, soia, patata, pomodoro, colza, canna da zucchero, riso e cotone. Le piante GM sono modificate in modo da produrre una proteina insetticida (piante Bt) oppure in modo da resistere ai diserbanti;
• in alcuni casi anche gli esseri umani sono stati oggetto di modificazione genetica parziale (ad es. sui globuli bianchi). Si tratta della terapia genica, ancora in fase sperimentale.
(giulia realdon - studentessa del master 2008)